<bgsound loop='infinite' src='https://soundcloud.com/sergio-balacco/misty'></bgsound>

pagine

2013/09/27

New York


Non c'è nulla di più fantastico della Grande Mela, il top del top, New York, New York. Dove vive una popolazione sterminata, spesso afflitta da problemi sociali, dove ricchi e straricchi vivono non molto distanti dai poveri, dove nonostante la ricchezza ostentata trovi tutti gli aspetti dell'esistenza umana e anche oltre.
New York, un caleidoscopio di suoni, colori, voci, visi. Con musei di fama mondiale, le grandi statue, gli edifici immensi, gli altissimi grattacieli, grandi eccessi, emozioni ma anche grandi tragedie umane, delusioni, fallimenti. 

New York cambia ogni minuto e tu cambi con lei e se non sei veloce ecco che ti schiaccia.

New York è un condensato di umanità; il fatto che le persone vivano stipate l'una sopra l'altra conferisce ai newyorchesi quel qualcosa in più. È difficile comprendere quale sia l'ingrediente principale di questo cocktail esplosivo, tuttavia la dimensione iperattiva della città attira sempre più esseri umani. 

New York City è tutto quello che vuoi che sia, ma non importa come la vivi, ricordati che essa può distruggerti. Può trasformare una persona in un invalido mentale velocemente, esattamente come ti trasforma in un manager vincente. Succede tutto senza che tu ne accorga: oggi sei un nulla, domani tocchi il cielo con un dito, sei famoso. Alcune persone possono lasciare un segno, ringraziate la città, altri non possono, non riescono per quanti sforzi facciano.  

Ma questa città, la Grande Mela, come volete chiamarla, saprà trasformare le persone in animali brutti e sporchi. E c'è di peggio, la gente odia gli animali brutti e sporchi. Ho letto una teoria riguardo come nascono i senzatetto in questa città che attira i senzatetto. Persone normali, ieri uomini d'affari, impiegati di successo, managers, gente comune che ha lavorato e avuto una vita. 

Ecco che poi, qualcosa scatta dentro di loro. E si suppone che sia non uno spettacolo glorioso. Urla, urla e pugni all'aria. Camicie strappate e vetri rotti. Confusione. Angoscia. I bambini piangono. Vecchie signore rantolano. I giovani ridono, ecco il mondo progredisce e chi non sa ben afferrarsi al mondo cade, rotola, si danna, si sporca, ecco che non sa rialzarsi, tornare a correre, essere un vincente. E perdono tutto, casa, lavoro, famiglia. Un'animazione di colori vorticosi in aria. La causa? La città. I ritmi frenetici, il desiderio di primeggiare, un rullo compressore che avanza e ti schiaccia e devi continuare a correre se vuoi salvarti.

New York è lìdieci anni di questo luogo possono trasformare l'anima più gentile in un buco nero di insofferenza e rabbia. Forse è stata una brutta tazza di caffè, un paraurti ammaccato, il tempo o di vedersi scippare la borsa o il computer da un ragazzo su uno scooter. Potrebbe essere qualsiasi cosa che spinge una persona fuori dal proprio ambiente, protetto, caldo, simpatico. La spinge fuori, un calcio ben assestato nel sedere e quello cade, cade e non si rialza più.

Potrebbe accadere in qualsiasi momento. La città non ha fretta, aspetta sorniona l'evolversi degli eventi che ti riguardano. Oggi sei un dio domani un poveraccio e niente cambia e tutto cambia, velocemente come era iniziato ecco che finisce. 

Addio sogni di gloria, la tua gloria si è persa in qualche vicolo e tu sei con la faccia nella polvere e davanti a te c'è solo il nulla e la Grande Mela, New York ragazzi, New York!
La città crea un mondo di nemici, una nemesi, nemici e la concorrenza intorno ad ogni persona. New York City è un'avventura. E anche se può distruggere alcune persone, non si può ottenere tutto. Si tratta di un racconto epico, un gioco che nasce e cresce tutti i giorni. 

Non esiste un luogo migliore per farsi assorbire la vita, la creatività e le idee. New York è il luogo dove gli uomini vanno a cercare loro stessi per capire chi sono. 

New York è la storia della natura umana.

2013/09/23

BERLUSCONI


Non è mia abitudine commentare fatti politici su questo blog, la prima ragione era che volevo separare la politica dai fatti di questo mondo, la seconda per non cadere nelle ripetizioni a catena che si osservano ormai tutti i giorni sul web oppure si ascoltano per strada, al bar, sul luogo di lavoro, al supermercato. Insomma un tormentone.

Questa volta mi soffermo sul casus belli di Silvio Berlusconi e della nuova Forza Italia.

Un amico (che saluto) mi ha inviato il videomessaggio di Berlusconi affinchè lo guardassi. Confesso che non era nelle mie intenzioni, anzi gioivo del fatto che dove abito e lavoro non si ricevono (per scelta) i canali italiani. Chiamato a guardarlo e a produrre un commento, sono stato costretto a modificare il mio iniziale pensiero. Ho quindi visto e rivisto il videomessaggio di Berlusconi per coglierne le sfumature. Non mi è piaciuto e trovo necessarie due premesse prima di esprimere sommessamente le mie critiche.

La prima è che mi sono convinto che Berlusconi abbia ragione quando sostiene che contro di lui e le sue aziende- e a prescindere da fatti specifici, su alcuni dei quali è probabilmente colpevole – da ormai quasi 20 anni sia in atto da anni una forte pressione della Magistratura per farlo condannare ed allontanarlo dalla politica. Ci provarono invano già nel 1994, hanno insistito con migliaia di perquisizioni, intercettazioni, provvedimenti, processi, calendari giudiziari su misura ecc.ecc. come mai si era visto a carico di un cittadino e con un modo di gestire cause e processi ben diverso da quello applicato (o purtroppo non applicato) a milioni di altri casi. Una giustizia che diventa politica non è uguale per tutti.  

La seconda premessa è che la sua decadenza da senatore è solo una questione di volontà “politica” perché la giustizia, il buon senso e la prudenza avrebbero voluto che il caso fosse prima almeno sottoposto alla Corte Costituzionale essendo illegittimo applicare una pena ad un condannato – chiunque esso sia - se questa pena non è prevista al momento del presunto reato, ma stabilita successivamente. Lo hanno ripetuto innumerevoli giudici ed esperti forensi, era un modo onorevole per far decantare la situazione e non compromettere il governo, ma il voto della giunta del Senato sarebbe appunto “politico”e così sarà, dove tutti obbediranno alle proprie necessità e interessi di bandiera, così come avverrà in aula. 

Non prendiamoci allora in giro con altre chiacchiere: l’attacco a Berlusconi è l’unico collante di una sinistra che è a pezzi perfino più del centro-destra. Si doveva condannarlo per toglierselo dai piedi, lo si è fatto e lo si farà. Stop.

Detto questo, sono convinto che Berlusconi abbia intorno a sé una corte di gente che pensa innanzitutto ai propri interessi e quando consiglia evidentemente lo consiglia male: la prova è proprio che mercoledì Berlusconi ha fatto un logoro intervento TV, ripetendo tante volte gli stessi concetti ma senza mai “graffiare” né “bucare il video”, anzi. Soprattutto non ha dato dettagli chiari alla gente con cifre e numeri che sono essenziali per far capire l’entità degli attacchi subiti e per spiegare la campagna giudiziaria che gli si è scatenata contro, ripetendo solo parole replicate mille volte. Mi è apparso statico, gonfio, poco credibile, noioso. 

Sembrava proprio quel discorso, in altri tempi, in un'altra repubblica, del Presidente ormai emerito e pure deceduto Oscar Luigi Scalfaro, quel famoso "Io non ci sto!" che è divenuto proverbiale come “risposta” a cinque giorni dall’arresto di Riccardo Malpica, l’ex potente direttore dei servizi segreti del Sisde. Arresto che era avvenuto nell’ambito di una storia di fondi neri e clientelismi. Malpica disse che Scalfaro negli anni in cui era stato ministro dell’Interno (dal 1983 al 1987) aveva percepito cento milioni di lire al mese dai fondi riservati del servizio segreto civile. Scalfaro in quel discorso parlò di “gioco al massacro” e denunciò come quelle accuse fossero una “rappresaglia” della classe politica travolta da Tangentopoli.

L’errore di fondo di Berlusconi, come Scalfaro, è che, sottolineando la sua innocenza, avrebbe dovuto annunciare le proprie dimissioni nell’interesse del paese. “La legge è ingiusta, sono innocente e indignato, ma accetto i termini della sentenza sapendo che gli italiani capiranno il sopruso politico perpetrato ai miei danni, come tanti cittadini che ingiustamente soffrono per questa malagiustizia italiana”. Pensateci: avrebbe spiazzato gli avversari che lo massacreranno comunque in aula tra 10 giorni, con o senza il voto segreto. 

Dopo aver annunciato comunque il proseguimento del suo impegno politico anche fuori dal Senato il Cavaliere avrebbe potuto dimostrare agli avversari di essere una spanna sopra di loro: malconsigliato, invece, Berlusconi ha perso una grande occasione di dare una sberla in faccia ai suoi detrattori. Ci vuole sempre coraggio ad uscire a testa alta e al tempo giusto. Il Cavaliere poteva farlo ma non ha osato, subirà comunque lo stesso risultato tra poche settimane e non avrà in mano un formidabile argomento elettorale e personale da lasciare ai posteri. (Parentesi leggera: quanti di noi sanno di Socrate? Pochi, ma tutti ricordiamo l’episodio della cicuta che lo ha reso immortale, e per Berlusconi  qui non c’era di mezzo neppure il veleno, solo le dimissioni…)

Altro aspetto che mi ha lasciato perplesso quello dell’annuncio della rinascita di Forza Italia. Qui non pretendo di avere ragione, anche perché ciascuno ha un proprio passato ed io sono orgoglioso del mio, ma non si fa nascere un partito per videomessaggio.
Cavaliere, mi permetta  dirle che non si scioglie di fatto un partito senza un congresso, una assemblea, un dibattito, senza convocare i dirigenti, gli eletti, i responsabili ai vari livelli anche per almeno formalmente ascoltare il loro pensiero. Chiedere e sottolineare queste cose non è “il vecchio modo di fare politica” ma semplicemente chiedere un minimo di democrazia interna perché non è logico calare tutto dall’alto, con un “padre-padrone” che decide (o peggio ancora fa decidere) per tutti senza regole.

Ma non capisce Berlusconi che il “cerchio magico” che gli si stringe non disinteressatamente intorno – e lo si è visto con il video – gli fa fare anche puntualmente brutta figura? Ma non si accorge il Cavaliere che è sempre più isolato dalla gente “vera” tra squali, corvi, falchi, colombe e pitonesse? Uno zoo, sembrerebbe, ma fatto tutto di gente non eletta ma “nominata”?
Non bastava… Ho visto le foto e il video della nuova sede nazionale di Forza Italia a Roma: marmi e stucchi, locali prestigiosi tra arazzi e mosaici in S.Lorenzo in Lucina dove – leggo – gli uffici dei dirigenti più sono vicini al “Capo” e più sottolineano la forza ed il potere di chi ci sta (magari anche solo qualche volta, perché in Via dell’Umiltà gli uffici direzionali del PDL poi spesso erano desolatamente vuoti). 

Perdonatemi, sono io forse fuori dal tempo, ma credo che - soprattutto in questo momento - gli italiani siano contro tutte le sedi con specchi, statue e dorature, esaltazione di tanta forma e poca sostanza. 
Sono forse fuori tempo, per me la politica era quella delle idee, dei dibattiti e delle persone libere, una politica che era soprattutto impegno, militanza, sacrifici, dove non contavano solo i soldi e l’autoincensamento al Capo supremo. Una politica che vuol dire stare in mezzo alle persone, agli elettori, ascoltarli e se possibile aiutarli non con gli slogan ma condividendo i problemi. 

Perché in Italia non ci sono solo i problemi di Berlusconi ma quelli quotidiani di una comunità in difficoltà. Non sono cose così lontane, basterebbe lavorarci sempre per farle vivere e funzionare. Anche le sedi, come i politici, devono sempre avere una “anima” dentro o sono e suonano come campane stonate, e di campane così purtroppo ne sentiamo suonare tante, a tutti i livelli.
Parte male quindi questa “Forza Italia” che 20 anni dopo ripropone lo stesso clichè del ‘94 e per lo meno dimostra poco rispetto per chi nel PDL era giunto dopo aver avuto storie diverse e di cui comunque va fiero. 

Bisognerebbe allora discutere seriamente di queste cose, ma mentre a sinistra si sfasciano tra le liti, a destra non è previsto neppure una qualsiasi forma di dibattito interno. In queste condizioni come possono attrarre l’interesse degli italiani e soprattutto dei giovani che certo non possono essere interessati solo con le vicende pubbliche e private di Berlusconi? 

Credo che per molti sia giunta l’ora di una profonda riflessione.

2013/09/17

Fuga di massa da Tokyo, città radioattiva come Fukushima

La fotografia non si riferisce a Tokyo ma a Hiroshima (con l'accento sulla o), l'unica città insieme a Nakasaki ma in forma minore, che abbia subito danni importanti da radiazione nucleare (oltre allo scoppio di una bomba H la prima al plutonio la seconda). Nella foto si vede la prefettura di Hiroshima, ipocentro dell'esplosione nucleare. Non molto distante da li, esattamente dove la foto è stata scattata c'è una casa, al tempo casa di passaggio per i viaggiatori, oggi testimone di un evento distruttivo. sta ancora li, dopo 68 anni. A Hiroshima nella primavera del 1946, 8 mesi dopo lo scoppio, sono rifioriti gli alberi, i ciliegi che vedete a sinistra nella foto. Segno inequivocabile che la vita riprende anche dopo un evento nucleare grave.


Una premessa è d’obbligo, non è mia abitudine utilizzare il blog per rispondere pubblicamente agli articoli di altri blog o giornali, questa in effetti è la prima volta che lo faccio in modo così diretto, ma ho deciso di fare uno strappo alla “regola” perché, dopo oltre 2 anni di distanza dallo tsunami che ha sconvolto il Giappone e dall’incidente di Fukushima, mi da il voltastomaco vedere gente che non ha ancora smesso di speculare sulla paura e sull’ignoranza. 

Debbichan, nota ad alcuni lettori del Fatto Quotidiano col nome di Debora Billi  è una fra i tanti “giornalisti da riporto” che in questi anni si sono dati da fare per “informare” gli italiani sulla situazione in cui si trova il Giappone post-Fukushima. Quello “da riporto” è l’esemplare di giornalista più diffuso in Italia, che invece di trovare delle vere notizie si limita a riportare le cose scritte da altri giornalisti, che a loro volta riportano cose riportate da altri, in un lungo “passaparola” nel quale a ogni passaggio la notizia (o non-notizia) viene re-interpretata diventando sempre più surreale. Di recente ha fatto il boom sui social network (dove è di moda condividere informazioni senza verificare se siano vere o false) un articolo di Debbichan dal titolo “Nucleare: Tokio ‘irradiata’ quasi quanto Fukushima?“.

Il titolo già di per se è fantastico, ci da una grande lezione di giornalismo: non diamo una notizia ma piuttosto facciamo una domanda ai lettori in modo da catturare la loro attenzione! Quest’anno Godzilla attaccherà Tokyo? L’imperatore del Giappone e Ultraman sono la stessa persona? La salsa di soia rimpiazzerà il petrolio? Il tocco dell’artista consiste nell’usare una parola ad effetto, anche se priva di reale significato, come “irradiata”… però mettiamola fra virgolette così nessuno avrà nulla da ridire! Debbichan è astuta come una faina, la sa più lunga di tutti! E se questo è solo il titolo, chissà cosa ci riserva l’articolo…

Fuga da Tokyo: nel silenzio generale dei media, la capitale giapponese scopre di essere gravemente contaminata dalle radiazioni della centrale nucleare di Fukushima, al punto da aver provocato l’anomalo surriscaldamento del suolo e del fondale marino. Notizie sconcertanti, che Debora Billi ricava dal “Washington Blog”, una delle fonti americane più informate sui fatti di Fukushima: il newsmagazine statunitense ha sempre riportato in tempo reale, fin dai tempi del disastro, le anticipazioni del giapponese “EneNews”. Alla fine del 2012, il “Washington Blog” fa il punto sulla situazione a Tokyo proprio in base ai moltissimi dati di “EneNews”, giungendo ad una serie di inquietanti conclusioni. Una su tutte: nella baia di Tokyo, il cesio è persino più alto di quello di Fukushima e quasi tutto il fondale del mare che bagna la capitale nipponica sarà contaminato entro il 2014.

«Tokyo – prosegue Debora Billi, citando i due media indipendenti – sta continuando a subire un fallout radioattivo 5 volte superiore a quello delle prefetture più vicine a Fukushima». Secondo il “Japan Times”, l’area metropolitana di Tokyo è una bomba a tempo: «Gli esperti avvisano dell’accumulo della contaminazione da Fukushima, e del potenziale disastro al secondo più grande lago giapponese». Poi il suolo: il terreno di Tokyo è così caldo che dovrebbe essere mandato in una discarica per rifiuti speciali, sostengono i tecnici. «Secondo un esperto giapponese – aggiunge la Billi – oltre alla fuga dalle prefetture vicine a Fukushima, sempre più cittadini stanno abbandonando Tokyo». La “fuga” dalla capitale del Sol Levante sarebbe ormai un fenomeno riscontrabile: gli abitanti della megalopoli ormai hanno paura e non si fidano più della verità ufficiale.


“Gli abitanti di Tokio cominciano a fare i conti con le conseguenze dell’apocalisse di Fukushima, e molti fuggono dalla città”. Un momento, un momento… ho letto bene? L’articolo è datato 30 dicembre 2012, quindi a quasi due anni dall’incidente, con Tokyo in completa sicurezza (è riconosciuto da tutte le misurazioni della radioattività, sia quelle ufficiali che quelle indipendenti, che a Tokyo non vi è alcun pericolo), la gente avrebbe cominciato a fuggire dalla città? Non so se Debbichan abbia mai messo piede a Tokyo in vita sua, ma vi posso garantire che da li nessuno sta scappando.

“Tokio sta continuando a subire un fallout radioattivo 5 volte superiore a quello delle prefetture più vicine a Fukushima”. Tralasciando il fatto che continua a scrivere “Tokio” invece di Tokyo, questa sul fallout è veramente grossa. Quali sarebbero i dati a sostegno di un’affermazione così forte e incredibile? Non ci è dato saperlo, infatti non viene citata nessuna prova e nessuna misurazione che possa dare un minimo di credibilità a quanto scritto.

“Il terreno di Tokio è così caldo che dovrebbe essere mandato in una discarica per rifiuti speciali”. Ma cosa significa così “caldo”? Esiste qualche misurazione che provi che il terreno di Tokyo è radioattivo? Non ci è dato saperlo, anche in questo caso Debbichan la spara grossa ma non ci spiega quali sono le misurazioni che dimostrerebbero questa presunta contaminazione.

“Secondo un esperto giapponese, oltre alla fuga dalle prefetture vicine a Fukushima, sempre più cittadini stanno abbandonando Tokio”. L’esperto giapponese ha un nome e cognome o è un Mr. X a caso? Da Tokyo non mi risulta stia scappando nessuno, sono tutti li, c’è qualche dato che dimostra che i cittadini di Tokyo stiano fuggendo? Provate ad indovinare… non ci è dato saperlo, Debbichan si impegna a spararne una più grossa dell’altra, ma non cita nessun nome e nessun numero, l’unica fonte riportata è quella di un sito web americano chiamato “Washington Blog“.

Duro il mestiere del giornalista, vero? Mettiamoci a leggere un po’ di blog stranieri e quando troviamo una “notizia” che ha un buon potenziale per vendere copie o per portare visitatori sul sito facciamo una bella traduzione dall’inglese all’italiano senza porci il problema di verificarne l’attendibilità, ovviamente aggiungendo qualche personale interpretazione per dare più colore alla storia e tenere i lettori col fiato sospeso.

“I residenti dell’area di Tokio riportano sempre più frequentemente la presenza di cisti e noduli, mentre i dottori minimizzano”. Questa è la più grossa che potesse scrivere, ormai abbiamo capito che di citare qualche dato non se ne parla, ma come si fa a minimizzare qualcosa che non esiste? Nessuno a Tokyo si sognerebbe di affermare che cisti e noduli sono in aumento, a meno di due anni dall’incidente. Anche se, per assurdo, prendessimo per buone le tesi di Debbichan, in seguito ad una contaminazione ci vorrebbero diversi anni prima che comincino a manifestarsi patologie causate dalle radiazioni, e ci vorrebbe ancora più tempo per avere a disposizione dati statistici che dimostrino un’effettivo incremento di queste malattie. Quindi i dottori chiamati in causa, che cosa minimizzano?

“Secondo gli scienziati giapponesi, il quantitativo di radiazioni è “salito in modo significativo” nell’area di Tokio dopo Fukushima”. Lungi da me considerarmi al pari di “scienziati giapponesi”, non meglio identificati, ma se cercate dei dati sulla radioattività di Tokyo ve li posso dare anche io. In questi anni sono state fatte migliaia di misurazioni praticamente in ogni angolo della città, sia da enti governativi che da associazioni indipendenti, oltre che da singoli cittadini. I dati sono disponibili online, e dicono tutti pressapoco la stessa cosa, la radioattività di Tokyo è tutt’oggi a livelli più bassi della gran parte del territorio italiano, è infatti compresa fra 0,02 e 0,08 microsievert/ora. La radioattività di Roma, per fare un esempio, si approssima sui 0,25 microsievert/ora, notevolmente superiore a quella rilevata nella capitale giapponese.

Potrei andare avanti ancora molto ma direi che può bastare, c’è solo un dubbio che rimane: perché mai Debbichan ha deciso di scrivere tutte queste falsità? Che cosa avrebbero da guadagnarci lei e quelli come lei, che diffondono informazioni false sui giornali e sul web?

La ragione si chiama audience, ve lo spiego in due righe conclusive. Se avete un blog provate a scrivere un articolo dal titolo “A Tokyo regna la normalità” e condividetelo sui social network. Poi scrivetene un altro con il titolo “Fuga di massa da Tokyo, città radioattiva come Fukushima” e fate la stessa cosa. Quale dei due secondo voi riceverà più click, like e condivisioni, portando tantissimi visitatori sul sito?

Evviva il web!

fonte italiajapan.net

2013/09/10

Ricordando l'11/9



Sono già passati 12 anni dall'11 settembre 2001, ma sono sicuro che, come me, molti di voi ricorderanno perfettamente cosa stavano facendo quel giorno quando arrivò la notizia dell'attacco alle Torri Gemelle. 
Quel giorno avevo viaggiato in aereo, rientravo dal Kuwait, sulla strada dell’aeroporto diretto a casa mi telefona un amico e mi informa dell’attentato. Sgomento, rabbia forse, prostrazione. Rendersi conto di non essere affatto utili, eppoi ore davanti a quello schermo che s’appiattisce sempre di più mentre snocciola, minuto per minuto tutto l’orrore. 

Niente a New York è come dodici anni fa. Dopo Giuliani è arrivato Bloomberg. Ha piazzato le seggiole su Broadway giù fino a Times Square trasformando il centro del mondo in una paciosa piazza di paese. Sulla vecchia ferrovia sopraelevata High Line, che serviva dal 1934 i 250 mattatoi urbani, c'è un giardino pensile che ingentilisce le putrelle del secolo di ferro, il Novecento, con i fiori selvatici e l'erba aromatica di un XXI secolo appena sbocciato. I taxi si pagano quasi solo con la carta di credito così almeno sono salvi dalle rapine quotidiane a loro danno (i tassisti italiani dovrebbero imparare), il drin drin di un carillon e la mancia è saldata, occhio però che siamo nel dopo crisi e se sforate anche di pochi centesimi il vostro conto, la banca vi piazza 34 dollari di multa, un tassì, un cinema e un caffè fuori budget cento euro. La città è cambiata velocemente.

Gli scolari dell'asilo e della prima elementare non erano ancora nati l'11 settembre del 2001, quando i commandos di al Qaeda, secondo la strategia salafita di Osama bin Laden, colpirono e distrussero le Twin Towers a Manhattan, danneggiarono il Pentagono a Washington e invano provarono a colpire la Casa Bianca, o il Congresso, con un aereo abbattutosi poi in Pennsylvania.

Il mondo è così cambiato che i ragazzini delle scuole, accompagnati da mamma e papà commossi, quando toccherà loro studiarlo al liceo resteranno sbalorditi. La breve solidarietà svanì presto, nelle rigidità ideologiche dei falchi intellettuali di Bush e del suo vice, il duro Cheney, sporcata dalla difesa della tortura del giurista John Yoo e degenerata poi nel carcere di Abu Ghraib. Ma con che fretta si sono smarrite la posticce supremazie morali contro gli yankee, Chirac sostituito da Sarkozy l'Américain e poi Hollande il servo del popolo solo a parole che bastona i ricchi ma non distribuisce ai poveri. Un mancato Robin Hood che perde un punto al giorno nei sondaggi e difficilmente resisterà per un secondo mandato. La cancelliera Merkel nuovo fuhrer europeo che non disdegna alleanze anche con Putin, basta che apra i rubinetti del petrolio, i cinesi intenti a sostenere dittatori dalla Birmania al Sudan, le Nazioni Unite paralizzate dalla burocrazia di Ban Ki Moon e con antisemiti, oppressori e tiranni a spartirsi poltrone. E nel mezzo la Siria che aspetta la mannaia americana.

Oggi come sempre in questi dodici anni i passanti si fermeranno a ricordare i caduti, civili, militari, poliziotti e pompieri e le guerre che da quella strage son venute, in Afghanistan prima e Iraq poi con i loro morti, americani, alleati, iracheni e delle varie tribù afghane. Si prega nelle chiese, nelle sinagoghe e nelle moschee. Si prega nelle scuole, dove ci sono studenti nati in 50 paesi diversi a cui, forse, l’11/9 non ricorda nulla se non tanto rumore e noiosi servizi in tv.

Osama voleva battere non gli Stati Uniti ma la globalizzazione, un mondo tollerante dove fedi e culture possano coesistere nello scambio economico, come aveva previsto il saggio scozzese Adam Smith. Che gli americani infedeli gestissero la propria società a piacimento era per lui ok, come scrisse nel suoi manifesti, peccato per lui che i suoi nemici son stati più furbi, o forse qualcuno ha considerato la taglia sulla sua testa più interessante di una dottrina distruttiva anche se impostata nel rispetto della religione. Bisogna pur mangiare mi si dirà. Osama o non Osama i dollari fanno gola a tutti. L'attacco orrendo di dodici anni fa serviva a intimidire il nemico, persuaderlo a ritirarsi nei propri confini e lasciare la regola della sharia imporsi nell'area dell'antico Califfato. Era la stessa strategia dei giapponesi a Pearl Harbor, non battere gli americani che sapevano troppo più forti, convincerli a lasciare il Pacifico all'impero del Sol Levante.

È passato Bush con la sua guerra al terrorismo, il presidente Barack Obama è stato accolto ovunque con sollievo e simpatia. Ma se l'Iraq è meno prima linea grazie alla strategia del generale Petraeus, clonata su quella vincente degli inglesi in Malesia dal 1948 al 1960 e dei boliviani e Cia contro il Che Guevara nel 1967, l'Afghanistan è guerra di lunga durata. I militari sanno che le tribù talebane non si possono tutte battere e occorre vincere sulle irriducibili e accordarsi con le moderate. La paura dello studioso di Harvard, Graham Allison, è che il prossimo attacco di al Qaeda sia nucleare, magari con materiale «sporco» contrabbandato dal Pakistan. E viene da tremare: se negli Usa tanto forte è stato il contraccolpo dell'11 settembre, come reagirebbe una qualunque delle nostre democrazie a un attacco nucleare? Il dodici settembre 2001 all'accademia militare di West Point una delle più raziocinanti docenti ammoniva i cadetti con un grafico sulla lavagna: più sicurezza implica meno libertà.

Di questi timori New York oggi non dà segno. Meno male direbbe qualcuno. Bloomberg si prepara a lasciare lo scranno, chi subentrerà avrà una pesante eredità sulle spalle, New York non dimentica in fretta, dodici anni dopo sono ancora tutti li a ricordare, qualche lacrima e tanto dolore per chi non è più tra noi.

Ricordo e non sopporto. Non sopporto che in un giorno come questo di ricorrenze si debba sempre tornare a quella valanga di articoli pubblicati, sembra che per un giorno tutti si rattristino e invitino gli altri a ricordare ciò che è successo, ma passate le 24 ore torna tutto nel dimenticatoio. E non sopporto neppure le frasi introduttive come quella con cui io stesso ho iniato questo articolo. Credevo non avrei mai scritto un post sull'11 settembre, ma la visione di alcuni video e link che ancora spopolano sui social networks come facebook mi ha spinto a farlo. A scrivere il mio pensiero per ricordare perché certa disinformazione gratuita mi fa rabbia. 
Purtroppo quel giorno terribile è già così lontano che molti giovani non lo ricordano ed è facile dar retta a chi dice sciocchezze se non si è informati.
C'è chi vi dirà che è impossibile che un pilota dilettante riesca a colpire con così tanta precisione un edificio; c'è chi vi dirà che non erano aerei, ma missili; improvvisandosi esperti fisici vi insegneranno che un aereo non può volare a 900km/h così a bassa quota; ipotizzeranno che le Torri siano crollate perchè demolite dall'interno con degli esplosivi; vi nomineranno una sostanza chiamata "termite"; c'è chi sosterrà che il foro del pentagono è troppo piccolo per esser stato fatto da un aereo; vi parleranno di video nascosti, video mancanti, che sono stati fatti sparire; tireranno in ballo la CIA e i governi, il cattivo Bush e il povero Bin Laden "che viveva nelle grotte e adesso riposa in fondo all’oceano in un sacco di nylon"; si pavoneggeranno di non credere alla "versione ufficiale" mentre voi, stupidi, ve la bevete senza accorgervi di niente; e alla fine vi incanteranno con lunghe liste di "autorità" ed "esperti" che non si lasciano infinocchiare da quello che ci hanno raccontato i giornali perché loro vogliono scoprire la verità sull'11 settembre.

Beh, è tutto falso, tutte bufale, tutte sciocchezze, falsità, palesi incongruenze, baggianate, leggende inventate di sana pianta ignorando i fatti.

L’11 Settembre 2001 Al Qaeda si impossessò di quattro aerei con l’intenzione di colpire i simboli degli Stati Uniti d’America. Questa è la verità, tutto il resto son solo chiacchiere.

Noi non dimenticheremo mai.

2013/09/08

La crisi va pagata da chi l'ha provocata!


Ogni opinione va rispettata, per carità, ma smettetela di dire che il problema sono i politici: lo sono senz'altro, ma li avete eletti voi. È inutile che mi rispondiate "ma dove lo troviamo un Roosevelt in Italia oggi". Vincoliamo i candidati ai programmi, leggiamoli, discutiamoli, prendiamoci la nostra parte di responsabilità. 

La gran parte degli italiani per 20 anni ha votato per Berlusconi o contro Berlusconi. Ma che cavolo di programma sarebbe? La denuncia delle storture e delle ingiustizie è una cosa, il vittimismo tutt'altra. Tra la ricca contessa e il povero in canna stiamo tutti dalla parte del povero in canna, salvo il fatto che non vorremmo mai essere come lui, e salvo rare eccezioni non facciamo nulla per aiutarlo. 

È super-doveroso far pagare una patrimoniale alla contessa e a tutti i ricconi. Ma è indispensabile sapere poi che fare con il ricavato. Se no i soldi vanno a finti precari pubblici, opere inutili, o peggio dove ordina Bruxelles. Governare davvero: è questa la sfida dopo 20 anni. Mettere a fuoco le riforme giuste, i tagli necessari, senza farsi piegare da lobby, corporazioni e comitati No-qualcosa. 

Esempi? 

Detassare completamente le assunzioni di giovani e i primi tre anni di salari, a patto di non licenziare per far loro posto. Puntellare l'occupazione degli over 50 con incentivi al mantenimento del lavoro. Dismettere tutte le proprietà non strategiche dello stato e delle autonomie. Imporre la pratica del miglior prezzo per tutte le spese del settore pubblico, a partire dalla sanità regionale. 

Vincolare le banche all'erogazione di mutui agevolati per la casa ai lavoratori dipendenti, gli unici che sicuramente pagano le tasse grazie al prelievo in busta. Lanciare il settore di valorizzazione a fini turistici delle belle arti, cofinanziata da enti di ricezione e compagnie di viaggi, occupando solo laureati nelle discipline dedicate. Confrontiamoci su fatti, idee, dati. Contrastiamo il vittimismo del declino e della decrescita più o meno felice. Possiamo, anzi dobbiamo farcela. O se no piangiamoci ancora un po' addosso.

2013/08/29

Il petrolio Siriano


Il petrolio è la vera ragione della guerra, o meglio del presunto attacco, presunto perché ancora non esistono certezze anche per merito della Russia e Cina che hanno posto il veto all'ONU. 
Riusciranno nel loro intento?

In tutta questa storia l'Italia soffre, ha sofferto e soffrirà perché dalla Siria importavamo petrolio e esportavamo il nostro meglio della nostra industria del lusso. Tutto finito, tutto svanito. Ecco il vero motivo per cui il Ministro Bonino rema contro e con ragione. 

Il 15 novembre 2011 l'Unione Europea vieta ai paesi membri di acquistare, importare o trasportare greggio e prodotti petroliferi siriani. Prima dell'embargo importavamo metà del petrolio di Damasco, vendevamo lusso, alimenti e vincevamo appalti per trivellazioni. Con la caduta di Assad ne subentreranno altri. In prima linea inglesi, francesi e americani.


La principale vittima di quel primo embargo è l'Italia. Fino a quel momento la metà dei 110.521 barili di petrolio esportati giornalmente dalla Siria viaggiavano verso i porti italiani e venivano raffinati da Eni, Saras e Italiana Energia e Servizi Spa. A quei 55mila barili di greggio giornalieri si aggiungono prodotti bituminosi e altri derivati per un valore di circa 1,04 miliardi all'anno. Grazie a quel diktat Ue impostoci durante la transizione Berlusconi-Monti, cioè all'apice della crisi italiana, le nostre aziende sono costrette a un costoso riposizionamento. Un riposizionamento ancor più doloroso visto che i prodotti siriani rimpiazzavano i buchi di approvvigionamento frutto della crisi libica.


Il peggio arriva a giugno 2012 quando il governo Monti accetta le nuove sanzioni Ue che impongono di azzerare i rapporti economici e diplomatici con Damasco. Con quella capitolazione l'Italia rinuncia ad un interscambio commerciale da 2,3 miliardi di euro, equamente divisi tra importazioni (1,13 miliardi di euro) ed esportazioni (1,16 miliardi di euro). E rinuncia pure al ruolo di principale partner economico europeo e di terzo partner mondiale (dopo Cina e Arabia Saudita) acquisito grazie agli accordi bilaterali siglati da Bashar Assad e Silvio Berlusconi nel vertice del 20 febbraio 2002. Grazie a quegli accordi l'Italia giocava un ruolo da protagonista nell'estrazione del petrolio e delle materie prime e garantiva alle proprie aziende ruoli di primo piano nella realizzazione di infrastrutture collegate.


La Saipem, per esempio, prevedeva di chiudere nel 2012 una commessa da 94 milioni di euro per la realizzazione degli impianti del pozzo petrolifero di Khurbet East. In Siria però il «made in Italy» spazzava ben oltre gli idrocarburi. Nel 2010 i prodotti alimentari garantivano alle nostre aziende un fatturato da 13 milioni di euro. E altri 5 milioni e mezzo di euro entravano grazie alle esportazioni di abbigliamento. Un intervento e un cambio di regime oltre a far svanire definitivamente quelle entrate ci precluderanno anche eventuali compartecipazioni in un settore energetico tutto da sviluppare. Davanti alle coste siriane arriva una porzione del cosiddetto Bacino del Levante un giacimento di gas esteso sotto le acque di Siria, Israele e Libano considerato - grazie ai suoi 3,4 trilioni di metri cubici di gas e ad oltre 1,7 miliardi di barili di petrolio - una delle più importanti riserve del mondo. A prenderseli, a guerra fatta, ci penseranno la Bp inglese e la Total francese oltre al Qatar, la Turchia, l'Arabia Saudita e gli altri paesi che foraggiano con armi e munizioni le fazioni della rivolta islamista.

La difficile partita dell'Italia non si ferma però alle porte di Damasco. L'intervento in Siria con tutta probabilità trascinerà alla guerra civile anche il Libano, un altro partner fondamentale per la nostra economia. Grazie a una costante crescita delle esportazioni salite nel 2012 ad 1,83 miliardi di dollari l'Italia è diventata il terzo partner commerciale del paese dei Cedri dopo Stati Uniti e Cina superando di un bel po' Francia e Germania. 

Ma la guerra a Damasco rischia di coinvolgere anche Iran e Russia mettendo in crisi altri due mercati fondamentali per i nostri scambi commerciali e trascinando l'Italia al definitivo tracollo. 

Che sia una lunga strada per dichiarare guerra all'Italia?

2013/08/28

E GUERRA SIA!!!


La guerra in Siria sembra ormai inevitabile, almeno secondo le ultime notizie che arrivano da oltreoceano: e questo nonostante le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi su un Barack Obama indeciso riguardo l’andare allo scontro contro il regime siriano, sembrerebbe che gli Stati Uniti d'America e la Gran Bretagna siano pronti ad un conflitto lampo che dovrebbe partire giovedì o al più tardi nei giorni successivi. Barack Obama e il premier inglese Cameron hanno rilasciato una nota congiunta in cui si dicono certi dell’uso di armi chimiche sulla popolazione da parte di Assad, e che forniranno le prove di ciò. Speriamo che le forniscano prima dell'attacco e non dopo, e non ampiamente rimaneggiate per dar credito ai propri falchi dimenticandosi delle colombe. 

Dietro ogni guerra si nasconde un connubio di interessi che vanno ben al di là degli sbandierati scopi umanitari e sono sicuro che anche in questo caso ci siano.
Come leggo su un altro sito viene lecito un dubbio: perché mai Assad avrebbe usato armi chimiche? Che ragioni ci possono essere all'uso di tali mezzi di didtruzione di massa se poi l'arma si ritorce su loro stessi? Ormai è risaputo, chi usa armi chimiche non viene perdonato dalla comunità internazionale, anzi, viene messo all'indice, colpito, annientato, anche spaventato e nei casi peggiori impiccato (vedasi Saddam Hussein che pure il gas lo usò contro i curdi del nord Irak). E allora? Forse Saddam aspira a fare la fine di Saddam Hussein o di Gheddafi?

E che dire del buon Putin? Sembra proprio che anche questa volta abbia suggerito la soluzione corretta all'ONU, i Russi come sappiamo hanno il diritto di veto e loro come sostenitori della Siria lo faranno valere. Cosa ha fatto Putin di così eclatante? Vladimir Putin sbugiarda i signori della guerra a ogni costo: la strage in Siria? Non è stato Assad, ma i ribelli Salafiti, appoggiati dal governo Saudita e probabilmente dagli USA con i suoi alleati. La prova finale è stata fornita nelle ultime ore dal Cremlino al Palazzo di Vetro dell’ONU. Si tratta di video e foto che illustrano come i satelliti russi abbiano fatto luce sul fatto che i razzi che hanno causato l’ultima strage in Siria non sono partiti da Damasco ma da territori di pertinenza di gruppi Salafiti: ovvero dei cosiddetti “ribelli-mercenari” al soldo di Arabia Saudita e alleati occidentali.

Diventa automatico affermare che Washington non poteva non sapere!

Del resto i satelliti americani sono efficienti quanto quelli russi, anche meglio e sempre pronti a essere orientati dove fanno più comodo, anche a voltarsi dalla parte sbagliata se serve. Ci si domanda quindi il perchè di tutte queste menzogne? Innanzitutto a fronte di questa ennesima prova regina, l’ONU e lo stesso Ban-Ki Moon dovranno prendere atto della situazione e smentire, zittire, tutti i media di regime che da giorni danno adito a queste diaboliche falsità! 

Cui prodest dunque? A chi giova dichiarare la guerra alla Siria?
Perché la questione non si fermerà qui, i siriani non resteranno indifferenti, si attrezzeranno e si riorganizzeranno con i terroristi di mezzo mondo per colpire tutti quelli che hanno partecipato alle azioni offensive e andranno di mezzo altri innocenti che la guerra non la vogliono.

Ma se tutti hanno ormai deciso, che ci opponiamo a fare, per gridare in un silenzio e venir presi per matti?

Vogliono la guerra?

E che guerra sia e facciamo scomparire il mondo e torniamo alle origini, chissà, magari sarà pure meglio.

2013/08/23

INCUBO PEDOFILIA!

La parola pedofilia deriva dal tema greco παις, 
παιδός (bambino) e φιλία (amicizia, affetto).


Gli eventi di queste ultime settimane, causa periodo estivo, riportano alla ribalta sia casi ricorrenti di pedofilia che di cattiva giustizia.
Cattiva giustizia riferita alla pedofilia, non mi riferisco certamente a un altro eclatante caso del quale tutti i media ne hanno abbondantemente parlato e che non ho nessuna intenzione di commentare.
Il caso è quello di una ragazzina oggi tredicenne. L'incubo è durato tre anni. Una bambina violentata fisicamente e psicologicamente dal vicino di casa, una persona apparentemente fidata, lui e la moglie che, pare, non fosse al corrente delle malefatte del marito. 
La mamma lasciava la figlia all'uomo, inconsapevole di quello che accadeva nell'appartamento. L’orco, mi si conceda il termine anche se la legge dice che non dovrebbe essere così nominato, nonostante sia stato condannato a una pena irrisoria (tre anni di prigione in cambio di una vita rovinata sono nulla) potrà tornare a vivere accanto alla vittima, la Corte d'Appello di Roma ha infatti revocato il divieto di dimora nella casa in al tempo si svolsero i fatti. 
Adesso la famiglia della ragazzina è disperata, ripiomba nell'orrore. La sola presenza dell’uomo, dell’orco, ha provocato un nuovo improvviso e grave peggioramento dello stato emotivo della bambina. 

Ma la legge è legge.

Siamo sicuri che la legge debba essere così? 
Vediamo dunque che succede ai pedofili in alcuni paesi europei e oltre oceano.

USA: negli Stati Uniti il caso della ragazzina tredicenne non sarebbe potuto accadere. No, mai un pedofilo sarebbe stato rimandato a casa nello stesso edificio in cui vive la vittima. C'è un diverso approccio al problema dei reati sessuali, giudiziario, culturale e tecnologico. Negli Stati Uniti la rete è un boomerang per pedofili e maniaci. È diventata un incubo per chi ha già subito condanne definitive per reati sessuali. Una legge federale ha stabilito che l'interesse pubblico è prevalente sulla privacy, quando si tratta di crimini di questo genere. Ecco dunque pubblicate sul web, a cura dei Dipartimenti della giustizia o della Pubblica sicurezza di numerosi Stati, foto e curriculum dei criminali sessuali.
In Florida, Connecticut, Alaska, Arizona, New Jersey, California e in molti altri Stati esistono leggi specifiche molto dure che isolano e mettono all’indice il pedofilo. Arrivando a pubblicare tutti i dati personali inclusa la fotografia. La Florida va oltre, il sito (clicca sul link) Florida Sexual Offenders and Predators è quanto mai esplicito. In questo Stato chiunque lavori con i bambini (in scuole, palestre, asili) deve avere un passato integerrimo. Le autorità hanno il dovere di fornire ai datori di lavoro tutte le informazioni necessarie, anche le più riservate.



In Florida i pedofili in libertà vigilata non possono stare vicino ai luoghi in cui ci sono dei minorenni e sono costretti a vivere sotto ai pilastri di un ponte. la legge “Miami Dade County” infatti obbliga tutti i pedofili di stare lontano almeno 750 metri dalle scuole, parchi, campi da gioco, biblioteche e qualsiasi altro luogo pubblico dove venga segnalata la presenza di minorenni.

CANADA: Nuovi studi condotti in Canada affermano che la pedofilia non è una devianza ma ha radici biologiche, si tratta secondo i ricercatori di un orientamento sessuale non modificabile come l’eterosessualità o l’omosessualità. Purtroppo non esistono leggi specifiche contro i pedofili. La pedofilia viene considerata un attrazione per i bambini in età prepuberale. Nel momento che il pedofilo passa dal semplice desiderio, non punibile, all’azione ecco che allora intervengono le stesse leggi che puniscono i non-pedofili che commettono crimini sessuali contro i bambini. La durezza delle leggi può essere paragonata, in questo caso, a quella degli USA ma molto dipende fra Stato e Stato. Differenze sono notate fra quelli a lingua Inglese o Francese.

FRANCIA: Secondo la legge francese, il termine pedofilia non compare nei regolamenti o codici di diritto e della giustizia: i termini utilizzati per descrivere il reato di rapporto sessuale tra un grande e un bambino è Violenza Sessuale per un rapporto con il consenso bambino, Aggressione Sessuale o Stupro, quando il consenso del minore non viene riconosciuto o non esiste. Inoltre l’ordinamento legislativo riconosce i reati di corruzione di minori per l'incitamento di un minore in atti sessuali. Le pene possibili vanno da un  minimo di 7 anni di prigione fino a vent’anni con una pena accessoria in denaro di centomila euro. In caso di morte della vittima la reclusione passa a trent’anni. 

GERMANIA: Come nel caso della FRANCIA, anche i teutonici non hanno una legge specifica sulla pedofilia. Nel 2009 vararono una legge a tempo (scaduta nel 2012 e rinnovata in seguito) sulla pedopornografia online con l’intento di fermare i siti web concernenti immagini relative a atti di pornografia infantile: per fermare la pedofilia, insomma, il Parlamento mise a punto una norma che scaricava sugli ISP la responsabilità di filtrare i contenuti sul web sulla base di una specifica indicazione proveniente dalle istituzioni. 

POLONIA:   Dopo un caso di incesto che ha sconvolto l’opinione pubblica, la Polonia ha autorizzato nel 2011 la castrazione chimica obbligatoria per i condannati per pedofilia o per incesto ma il percorso legislativo era iniziato nel 2009. Un Paese all’avanguardia in Europa come affermato dal ministro della giustizia polacco Andrzej Czuma. Per quanto riguarda la non tolleranza della pedofilia e di questi crimini contro i bambini la Polonia infatti può essere considerata precursore. Alcuni paesi europei, come la Gran Bretagna, la Svezia, la Danimarca, o, in America, il Canada e alcuni stati degli Stati Uniti, propongono lo stesso tipo di terapia ai criminali sessuali, ma su base volontaria. La Polonia è il primo paese a imporlo per legge.

Quali sono le armi in nostro possesso?

Poche in verità e molto spuntate. La domanda di materiali a contenuti pedopornografici risulta essere a livelli alti in prevalenza nei Paesi che aderiscono al G8, il che significa anche paesi industrializzati, sviluppati, i principali fruitori e clienti di questo mercato dell'infanzia risiedono quasi tutti in quei paesi con pochissime eccezioni. Esistono casi sconcertanti come quello secondo il quale il Regno Unito, la Francia, l'Italia e in particolare la Germania che, pur sfiorando appena il 4% di audience in internet, assorbe il 19% della domanda pedofila. Viene fuori il ritratto di un Vecchio Continente che si riconferma punto di origine di questi abnormi crimini. Perché diventa inutilie sbandierare ragioni inverosimili per continuare a proteggere le lobbies di pedofili e pedopornografi, i genitori di quelle piccole vittime non ci stanno e vogliono giustizia, vendetta, esposizione al pubblico ludibrio. 

La legge italiana

Recepita nel 2012 la Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, siglata a Lanzarote il 25 ottobre 2007 e divenuta legge dello Stato Italiano a Settembre sotto il Governo Monti ci si aspettava una applicazione rigorosa degli articoli in essa contenuti. Invece come purtroppo possiamo vedere ogni giorno, chi viene riconosciuto colpevole dei reati previsti se la cava con pene al minimo richiesto e con multe pecuniarie semplicemente ridicole. Non solo, la legge non prescrive particolari proibizioni o obblighi di dimora e i pedofili possono rientrare nelle stesse abitazioni dove si sono svolti precedentemente gli atti criminosi con buona pace di chi invece ha avuto la vita rovinata e ancora vive con incubi ricorrenti negli stessi stabili. Non è accettabile che la legge italiana possa consentire ai pedofili, dopo pochi mesi di reclusione e a volte nemmeno quelli, di ricominciare a condurre una vita normale e tornare a commettere gli stessi reati.

Il recente caso di Roma rientra in questa casistica. Siamo alla frutta. Anche da noi si vorrebbe fossero applicate rigorose leggi che puniscono e identificano senza ombra di dubbio i malati, deviati, criminali che abusano dei nostri figli. Come negli Stati Uniti dove sono in vigore leggi severissime per punirli; oltre alle lunghe detenzioni previste, quando escono di prigione devono sottostare a limitazioni della libertà personale per evitare che possano commettere nuovamente abusi. Devono indossare il "braccialetto elettronico" i pedofili in libertà vigilata (a cui hanno diritto dopo 12-16 anni di reclusione) devono stare ad almeno 750 metri da qualsiasi luogo che sia frequentato da bambini, costringendoli a vivere in una vera e propria "bidon ville" sotto un ponte di periferia. E non è l'unico caso: le limitazioni imposte in un sobborgo della Georgia hanno costretto i pedofili a trasferirsi addirittura in un bosco. Leggi che partono dal presupposto che "chi ha violentato bambini non può vivere dove vuole". 

Definizione di pedofilo 

Leggo su Wikipedia, e mi si conceda il beneficio di inventario in quanto io non sono un addetto ai lavori e pertanto potrei anche aver considerato corretto un testo che all'origine non è, che in ambito psichiatrico la pedofilia è catalogata nel gruppo delle parafilie, ovvero tra i disturbi del desiderio sessuale, e consiste nella preferenza erotica da parte di un soggetto giunto alla maturità genitale per soggetti che invece non lo sono ancora, cioè in età pre-puberale. Il limite di riferimento di età varia da persona a persona (poiché ogni individuo raggiunge la maturità sessuale in tempi diversi), ma oscilla generalmente tra gli 11 e 13 anni.

Nell'accezione comune, al di fuori dall'ambito psichiatrico, talvolta il termine pedofilia si discosta dal significato letterale e viene utilizzato per indicare quegli individui che commettono violenza attraverso la sessualità su di un bambino, o che commettono reati legati alla pedopornografia. Questo uso del termine è inesatto e può generare confusione. La psichiatria e la criminologia distinguono i pedofili dai child molester (molestatori o persone che abusano di bambini); le due categorie non sono sempre coincidenti.  

La pedofilia è una preferenza sessuale dell'individuo o un disturbo psichico, non un reato. La pedofilia definisce l'orientamento della libido del soggetto, non un comportamento oggettivo. Vi sono soggetti pedofili che non attuano condotte illecite, come si hanno casi di abusi su bambini compiuti da individui non affetti da pedofilia.

Quindi?

Possiamo modificare il sistema? Abbiamo abbastanza assi nella manica per colpire profondamente questo sistema malato che riconosce attenuanti ai pedofili con la sola scusa che si tratta di una devianza sessuale dipendente da una malattia e quindi non un reato?
Possiamo restare impassibili dietro la vita rovinata dei nostri figli in balia di persone sicuramente malate ma libere di agire e colpire i nostri figli?

Dovete sapere che i Paesi del G8 sono l'epicentro del mercato dei bambini. Circa la metà delle vittime del traffico pedofilo mondiale ha meno di 7 anni. Il 77% ne ha meno di 9. Un mercato illegale solo in teoria, ma di fatto libero. Perché è drammaticamente vero che chiunque, in questo preciso momento, a Roma o a Francoforte, a Mosca o Boston, Lisbona o Marsiglia può, con la propria carta di credito, scegliere razza, età, genere di perversione sessuale, tratti somatici della bambina (o del bambino) e acquistare, sicuro dell'assoluta impunità, la propria collezione di foto o il proprio film pedofilo. Anche se in questo caso la legge lo definisce un pedopornografo, cioè un individuo che gode nel vedere fotografie o filmati di minori in abiti discinti (e non solo). In questo caso a essere colpiti e puniti duramente non sarebbero solo i pedopornografi ma chi fornisce loro il necessario materiale, soloro che per soli scopi speculativi, cicuiscono i minori, la maggior parte di essi proviene dalle regioni povere dei paesi dell’est ma anche dal sud est asiatico, dall’europa del sud – ebbene si, anche l’Italia - dal sud e nord America. Stati Uniti, Germania, Russia, Regno Unito, Italia, Francia, Canada e Giappone - il cosiddetto "G8", cioè i Paesi industrializzati, assieme a Spagna e Polonia - rappresentano i tre quarti dei clienti del pedo-business, dell'unico mercato al mondo capace di porsi, senza regole, al di sopra della morale. Tra i Paesi maggiormente coinvolti nel traffico di materiale pedofilo spiccano la Germania, l'Olanda, gli Stati Uniti, Cipro, la Federazione Russa, il Canada, la Cina e il Portogallo.

La pedofilia e la pedopornografia sono uno schifoso traffico dai contorni mondiali, al pari di una organizzazione del commercio potremmo soprannominarla la WPPO World Pedo-Porno Organization e non fa nemmeno ridere...



2013/08/13

La questione dei Rom


No, non è per caso che ho inserito in questo articolo la fotografia del noto gruppo dei Gypsy Kings, gruppo formato da Rom spagnoli emigrati in Provenza al tempo della guerra civile spagnola, molto famosi nel periodo a cavallo fra i mitici anni ottanta e gli anni novanta. Loro rappresentano un paradosso, quegli stessi Rom, o zingari, che in Italia e in Francia sono malvisti e emarginati al punto da costringerli nelle periferie meglio se degradate delle nostre città, furono assurti a idoli acclamati con canzoni come Bamboleo (il pezzo forse più famoso) o Mi Vida. Ecco, sta tutto qui il senso di questo pezzo, dell'ultima mia fatica letteraria. Un paradosso forse, o forse no. La caparbietà, la determinazione di un popolo che è riuscito a emergere dalla spazzatura dove noi li abbiamo costretti. Noi, giudici della vita altrui. Noi, i perfezionisti contro un popolo che ancora non ha trovato chi riconosce la loro unicità, identità. Restando nel paradosso, i Rom sono un popolo stanziale, il nomadismo è proprio dei gitani ma noi, nella nostra incompetenza e campanilismo, non sappiamo distinguere, facciamo di tutte le erbe un fascio e accomuniamo in un unico destino popoli e genti diverse per cultura e abitudini.

Io i Gypsy Kings li ho conosciuti di persona, non a un concerto, comunque nel corso di una esibizione a cui seguì una cena, con ubriacatura sonora e non solo, un ritrovarsi come vecchi amici a mangiare e bere tutti insieme. Li ricordo con affetto, "caciari" e rumorosi, simpatici e smemorati, con qualche difetto linguistico tanto da confondere l'italiano con lo spagnolo frammisto al francese con qualche riflesso inglese. 

Il popolo dei Rom è uno dei principali gruppi etnici della popolazione di lingua romanes che è originaria dell'India del Nord. La caratteristica comune di tutte le comunità che si attribuiscono la denominazione rom è che parlano - o parlavano nei secoli scorsi - dialetti variamente intercomprensibili, costituenti appunto il romanes che studi filologici e linguistici affermano derivare da varianti popolari del sanscrito e di cui si trovano tracce nelle attuali lingue dell'India del Nord Ovest ove si colloca la parentela più prossima. I rom propriamente detti sono un gruppo etnico che vive principalmente in Europa, distribuiti in una galassia di minoranze presenti principalmente nei Balcani, in Europa centrale e in Europa orientale, benché la loro diaspora li abbia portati anche nelle Americhe e in altri continenti. La lingua parlata è il romanes o romani oltre alla lingua dello stato di origine.

Molti li chiamano zingari o li identificano dietro questo termine, piuttosto generico che, anche a causa della connotazione negativa che la parola ha assunto, alcuni ritengono politicamente scorretto definirli con questo termine e perciò vengono da alcuni superficialmente o erroneamente anche definiti nomadi (anche se la maggior parte non lo è più), rom (ma non tutti lo sono), sinti (il nome di una delle etnie), oppure in modo totalmente erroneo anche rumeni o slavi a causa della cittadinanza di molti di loro. In realtà non c'è alcuna connessione - neppure etimologica - tra il nome "rom" e il nome dello Stato di Romania, il popolo di lingua neolatina dei rumeni o la lingua rumena, né teoricamente con le popolazioni slave, in quanto i rom e i sinti sarebbero di origine indiana. Si può dire che quelli che noi chiamiamo Zingari comprendono un insieme di popolazioni parlanti lingue di origine neo-indiana e un insieme di popolazioni non parlanti lingue di origine neo-indiana. Questi due grandi insiemi condividono caratteristiche di vita particolari. Caratteristiche segnate per esempio dal nomadismo, in certe regioni d'Europa, e da altri tratti culturali in altre regioni. Perché una caratteristica da sottolineare, in quelli che noi chiamiamo Zingari, è che essi sono per la stragrande maggioranza sedentari e non nomadi.

La comunità Rom è oggi la più numerosa minoranza etno-culturale in Europa, suddivisa in centinaia di gruppi che si differenziano in relazione al periodo di permanenza nel paese, alle regioni di provenienza, alla lingua e all’appartenenza religiosa. Dei quasi quindici milioni di Rom che vivono in Europa la maggior parte risiede nei paesi dell’Europa centro orientale, con punte di quasi due milioni in Romania, circa ottocentomila in Bulgaria, pochi di meno in Ungheria e quasi mezzo milione in Serbia e Slovacchia. L’unico paese dell’Europa occidentale con un numero simile è la Spagna, con circa settecento mila presenze. I Rom rappresentano l’unica vera minoranza europea, come l’ha definita il Consiglio d’Europa, presente in tutti i paesi europei dal Portogallo alla Russia, ma anche quella più colpita da fenomeni di discriminazione ed emarginazione socio-economica.

Dipinto di Vincent Van Gogh
La popolazione Rom ha dietro di sé una lunga e drammatica storia di dolore. Un dolore a cui, irrinunciabilmente, i Paesi europei debbono mettere fine. Nessuno può più far finta di non vedere e decidere di non intervenire. In una città italiana del profondo sud, l'ultimo squallido intreccio di prostituzione infantile e pedofilia scoperto ha per vittime i piccoli rom. Si ripropone l'emergenza di salvaguardare i bambini e di dare un assetto alla complicata e spinosa vicenda di un'etnia cui dare garanzie e certezze. Come? Anzitutto, partendo dalla considerazione storica che, dopo cinquant'anni di pace consolidata in Europa, non vi è più alcun rischio di pogrom o di alcuna minaccia per nessun tipo di popolazione, nel nostro Continente. La libera circolazione di uomini e merci, con l'abbattimento delle frontiere, permettere ai Rom un'assoluta stanzialità.

Se da un lato i governi europei hanno il dovere di occuparsi di queste popolazioni, i Rom hanno il dovere di indicare alle autorità europee la loro scelta residenziale, attraverso, ad esempio, un censimento. Una volta definiti i nuclei per nazione, attraverso politiche sociali di vantaggio, sarà necessario avviare i bambini a scuola. Gradatamente, come avviene per tutte le etnie che approdano in Europa, anche le comunità Rom, proprio a salvaguardia della cultura e delle tradizioni da conservare e tramandare, vanno inserite in un progetto di piena integrazione continentale. Non è infatti pensabile che, mentre un cittadino europeo deve mandare a scuola i propri figli, un cittadino Rom possa evitare di farlo. La tutela dei bambini, di cui ci si riempie la bocca, deve valere anche per i piccoli Rom. Invece troppo spesso si tacita la propria coscienza, regalando qualche spicciolo a quelli che sono costretti a mendicare. Non è pensabile continuare ad avere due pesi e due misure in tema di salvaguardia dei diritti dei minori. Una maggiore alfabetizzazione, unita ad una graduale consapevolezza di diritti e doveri connessi alla stanzialità, favorirà la loro sempre maggiore accettazione. 

Il pregiudizio che i cittadini europei hanno nei confronti dei Rom è anche il frutto di una chiusura netta di molti appartenenti a questa popolazione al modo di vivere comune, fatto di regole semplici e di valori condivisi. E' da diverso tempo che siamo chiamati a vivere da cittadini europei, di non scappare più, ma semplicemente di circolare, come fanno tutti. Non sarà facile abituarsi alle regole comunitarie, fatte di doveri ma anche di tanti diritti ed opportunità, anche i Rom devono adeguarsi, se vogliono conservare la dignità di popolo fiero che li contraddistingue. E noi iniziare a rispettarli. Ci vorrà tempo per risolvere la questione Rom, ma la stessa sopravvivenza dei costumi di questo popolo passa per l'ineludibile evoluzione della loro e nostra coscienza collettiva. 

Ragazza Gitana con sigaretta - Manet
Non sono sicuro che voi possiate pensare come me, io non ho la ricetta magica per risolvere concretamente quello che ormai è divenuto a livello europeo il “problema Rom”. Tuttavia, se l’ostilità verso questa popolazione è così diffusa qualche fondamento l’avrà. Insomma, sappiamo bene che non è tutta colpa dei Rom e nemmeno colpa nostra se si e' arrivati a questo punto, tuttavia siamo qui e qui è necessario trovare, tutti insieme, una via d'uscita, onorevole, per entrambi i gruppi etnici pena l'annullamento o l'estinzione di uno dei gruppi più longevi d'Europa. La questione dei Rom è, in definitiva, la questione della tolleranza portata alle estreme conseguenze. La sfida ultima in tema d’integrazione: convivere con chi ha scale valoriali talvolta opposte alle nostre. In sostanza, i Rom minano le nostre certezze, lanciando una provocazione continua (e salutare) alle nostre stesse costruzioni sociali. Si tratta di una sfida positiva, che non possiamo rifiutarci di cogliere. Ciò non significa che le leggi dello Stato ed i principi di legalità non vadano rispettati, e neppure intendo dire che noi dobbiamo chiudere un occhio o fare sconti sul rispetto delle regole fondamentali della convivenza civile. Semplicemente, ritengo che la via maestra sia la gestione, paziente e quotidiana, di un conflitto che, a mio modo di vedere, cesserà di esistere solo quando avremo la consapevolezza delle nostre azioni, avremo accettato le minoranze e ci saremo integrate con loro. E non sarà solo un nostro compito ma un impegno corale per arrivare a condividere esperienze salutari per entrambe le comunità. Ridurre la tensione a piccoli passi, mirando a eliminarla, nella consapevolezza che ciò non sarà mai pienamente possibile se realmente non ci impegnamo tutti. E questo anche se integrazione non significa assimilazione.

2013/08/06

Pregiudicato o precondannato?



Travolto dalle polemiche il giudice che ha emesso la sentenza nei confronti di Berlusconi.
Su ilGiornale (online) pubblicano uno spezzone dell'intervista e aggiungono l'audio dove risulta evidente quello che ha dichiarato, qualche giorno prima della sentenza, questo giudice di Cassazione ai giornalisti de Il Mattino di Napoli.
Ecco il link: Intervista

Noi che dovremmo aggiungere oltre al classico "Povera Italia"?

Ecco una serie di commenti coloriti presi sui social forum italiani.
Fanno ridere a volte, scritti sgrammaticati, parla il popolo e non si puo' pretendere che siano tutti laureati. Quella che segue e' un'immagine, di poca coerenza ma anche di tanto sdegno.
Altrove sarebbe stata la scintilla per una guerra civile, da noi un'alzatina di spalle e la vita continua, l'italiano ha perso la spina dorsale tanto tempo fa, ora ha solo la lisca di pesce.

01) un celebro...
02) ahhhh se ritorna ziooooo
03) asoltiamo...
04) Robe da pazzi!!!!!
05) Imparasse una pronuncia itagliana.
06) quindi un giudice che mente e che pensa che sia possibile travisare le parole di qualcuno ?
07) Giornale da 4 soldi
08) Ma si è laureato con Di Pietro? Siamo alla frutta!
09) 'A fatt' buon'!
10) Silvio altri 7 anni per ruby
11) Silvio altri 5 anni per Napoli
12) Povera Italia!! Che soggetto... Ed ha avuto anche la faccia tosta di smentire la sua intervista!!!?? Vabbuò... 
13) da buon napoligno..UAGLIO'!
14) DUE PESI, DUE MISURE!! ..VERGOGNA PER LA "POLITO-DEMOCRAZIA" ROSSA IN ITALIA !!! .. http://www.ilgiornale.it/news/interni/de-benedetti-diversamente-evasore-941491.html
15) Restituite i premi elettorali mantenuti
16) ha un principio di alzaimer ?????? mandatelo in pensione ....la badante se la paga lui o i PM di milano????
17) ha ragione Berlusconi ha ragione che lo stanno cancellando politicamente io credo sia preoccupante e tanto!
18) Noi lo abbiamo capito benissimo!!! Dove sta il problema?
19) A voi le conclusioni" cit.
20)  Se Questa e' l Italia scappiamo tutti..Che schifo ..salviamo questo paese ! L unico leader in grado di salvarci lo vogliono rinchiudere..
21) buffoni...vergognatevi!!!!
22) Poveri diavoli.
23) Berlusconi deve morire insieme a tutti i coglioni che lo votano! Morti voi se rinasce!! Ciaooooooooooooo
24) Ma pensate a quello che combina quel DELINQUENTE del vostro BADRONE, ignorantoni! Può pure aver sbagliato a dare quest'intervista, ma quello che conta è QUELLO CHE HA DETTO sul nano. E cioè che sapeva che stava frodando il fisco. È un evasore fiscale di merda. Berlusconi muori subito
25) scusate ..ma che cambia ?? la sentenza rimane intatta ..io nn ne posso più che l'italia rimanga bloccata da un pregiudicato ..i media tutto il giorno rompono e a bologna 2 suicidi in poke ore ..
26) Quante attività han chiuso dal giorno della sentenza? A qualcuno frega?
27) questo dimostra che l imputato non ha commesso il reato?
28) Ma franco ranocchi, che per intenderci e' quello dell'accento (o apostrofo, concedo il beneficio dell'uso del cellulare) sulla terza persona singolare del verbo sapere, si lui che da' dell'ignorante ai berlusconiani ma non conosce ortografia, bene, costui, e' scontato chiederselo, e' per caso parente dell'altrettanto sconclusionato e sgrammaticato giudice esposito?
29) Giudice teru' de merda ! imoars l'italiano che e' meglio ! diete la feccia dz'italua !
30) Che tristezza, che sconforto. ma in che mani è la giustizia di questo Paese? 
31) E questo cosa vuol dire che berlusconi e meno colpevole ...invece di gettare fango usate la penna per scrivere cose piu serie e non cattiverie gratuite il berlusca e colpevole e basta
32) Italiota sinistroide celebroleso..si dovrebbe limitare ad applicare la legge , cioe' leggere il libro e tirare le conclusioni..ma come molti suoi colleghi basa le sentenze sulle sue opinioni...viva l' Italia...
33) 4 soldi vali tu F. ...ipocrita! Vai a leccare il culo al tuo capo Grillo...massa di ignoranti!
34) Che schifo...che ommo 'e niente! 'o magistrato.....sciù!
35) Beh, mi ricorda un aneddoto.
36) Quello il Berlusca lo aveva già condannato in partenza, leggere Lorenzetto. E l'intervista al Mattino è la gallina che canta...
37)  sig Alessandro il vostro odio vi fa vivere male al contrario dei coglioni che vivono allegramente vedendo i comunisti imputridire nell'invidia
38) F. deve essere l'avvocato del giudice. Che sembra uscito da una gag dei Trettre.
39) Sveglioni, la notizia in se non dice nulla, quello che è grave è che un magistrato di Cassazione mente dicendo di non aver mai fatto quelle dichiarazioni .poi davanti alle registrazioni si arrampica sugli specchi. Se non capite questo non c'è più nulla da fare..irrecuperabili.
40) Un chiarimento per favore....il giudice nell'intervista dice che Berlusconi era a conoscenza del reato, se è così non è punibile, se invece come si legge nella sentenza ne è l'ideatore.....per condannarlo ci vogliono prove non deduzioni.
41) Ma questo non sà neanche parlare in italiano, in che mani siamo? in mano a giudici sinistroidi ignoranti e pure in malafede: questa giustizia fà veramente schifo......................
42) Significa che è innocente? non capisco cosa prova il dilemma essere o non essere: condannato perché sapeva (essere) o perchè non poteva non sapere (non essere).. minghia.. è un vero grattacapo. Ma resta il fatto che il reato è stato consumato
43) Ma perchè il giornale non si preoccupa dei colpevoli in parlamento?
44) Annullare il processo......il giudice è da denunciare ma tanto la sinistra fa quello che vuole e poi è la prima a urlare al golpe se i comunisti fanno il cavolo che vogliono
45) Chi sà se qualcuno la trasmetterà mai in TV?
46) In America sarebbe stato dichiarato nullo il processo!!!!!
47) E vorrei anche sapere come mai De Benedetti che è stato giudicato colpevole di aver evaso il fisco per 250 milioni di euro non è stato messo alla berlina come Berlusconi e nessuno ha mai parlato di metterlo in galera.....? Forse perché ha in tasca la tessera del PD..?
48) Che figura di merda !!! 
49) Ma sto stronzo almeno imparasse prima a parlare in italiano corretto.
50) Ergo, abbiamo un magistrato di Cassazione che ha mentito.
51) Esposito, l'ha fatta fuori dal vaso, come sempre.
52) Giudice Esposito, lei diventerà più famoso di Pinocchio. E ha pure un bel naso!
53) La domanda e' semplice: come si fa a credere ad una persona che smentisce le sue parole di fronte ad una registrazione? Da tempo la giustizia italiana ha perso la sua credibilità e questo e' sono un'altra prova.
54) Un giudice che mente...può capitare solo in Italia....sembra una barzelletta ma purtroppo è verità
55) Uno come questo elemento non riesce neanche a giudicare le famose banane del monte
56) http://video.ilmattino.it/index.jsp?videoId=11704&idSezione=22
57) L'audio dimostra che à tutta una manipolazione. Il contenuto del titolo virgolettato ( e quindi dovrebbe essere assolutamente fedele a quanto detto !! ) non esiste ne nelalintervista e tanto meno nell'audio. Nell'audio si sente UNA SOLA DOMANDA " in via di principio di diritto " alla quale il giudice risponde nella prima parte dando definizione del " non poteva non sapere e nella seconda spiegando la differenza tra " non poteva non sapere " tanto è vero che , rispondendo alla domanda " in via di pòrincio di diritto " dice " npoi non scriveremmo non poteva non sapere , EVENTULAMENTE scriveremmo....... ". Il giudice , pur in un intervista di carattere assolutamente generale e non certo imperniato nella sentenza Mediaset , doveva essere molto più riservato e non concedere interviste men che meno a riddosso della senteza. Ridoclo strumentalizzare.... per chi non lo sapesse le motivazine della senrenza , in Cassazioen si scrivono co ntestulamente al dispostivo..... quindi già scrtte.... eigegtto delle motivazioni adorre dalla difesa perchà non accoglibili !!!!!
58) Altro che grazia che vi darei 
59) Antonio io ero già imprenditore a 19 anni 
62) Silvio tu sei movente e mandante e c'è' tanta bella gente importante a cui ho raccontato tutto
63) Finisce con Silvio in galera
64) hahahaha! http://www.youtube.com/watch?v=M8t-T6iA-nk
65) Un italiano perfetto.. Ma siamo sicuri che sto tizio sia un giudice? Allucinante...
66) E gli Italiano debbono pure pagare (profumatamente) questa feccia!!!!!!!!!
67) GRANDISSIMO PEZZO DI MERDA...pure partenope sei....munnezz!
68) Premesso che io Berlusconi non l'ho mai votato, ma vorrei ricordarvi che il Cavaliere dà lavoro a circa 65000 persone e non ha mai chiesto 1 ora di cassa integrazione per le sue aziende, cosa che invece abbiamo dovuto e dobbiamo ancora sopportare dalla famiglia Agnelli, che, non solo ha portato i soldi all'estero, ma per 20 anni abbiamo , noi cittadini, dovuto anche pagare la cassa integrazione dei suoi operai.
69) Alla fine la mafia e stata si estirpata dalle strade, ma si é bene piazzata nei vari tribunali e ai vertici dello stato.
70) Che vergogna, e ci sono ancora personaggi del genere al potere della magistratura? E come invitare tutti a stare lontano dall Italia.
71) Guarda che faccia....come fai a fidatte de ste persone....
72) B. non poteva non sapere, De benedetti cacciato pure da agnelli non sapeva che stava eludendo di pagare 500 miliardi delle vecchie lire processo che dura dal 1992 e chissà quando finirà!
73) Franco Macera coglioni voi che l' odio per berlusconi fa dimenticare che tutti i guai in Italia sono dovuti alla casta dei magistrati
74) Documentate, senza ombra di dubbio,tipo le telefonate intercettata fra la nipote di Moubarak ed il nano!
75) AT e' il più simpatico del giro, l'unico Leader in grado di salvarci ci ha portato in 20 anni nella merda più profonda, fino a che punto bisogna starci dentro prima che Berlusconi usa la sua bacchetta magica e ci salva?
76) Sono già pronto, ti aspetto ad Amburgo tutte le volte che vuoi, naturalmente con le prove!
78)  Non se ne puo`piu`,basta! E`molto triste vedere che dei concittadini stiano ancora a difendere un delinquente,evasore fiscale,pedofilo,ignorante e truffatore! Dove avete lasciata lo vostra intelligenza,la vostra dignita`sapete ancora cosa sia,il senso del pudore l`avete mai posseduto?Berlusconi ha portato il paese ai livelli del Burkina Faso e Bangladesch,un minimo di cervello per capire questo vi e`rimasto?Voi sostenitori di Berlusconi siete cosi`perversi,malati ed ignoranti da volere l`Italia completamente in rovina?Basta,svegliatevi!
79)  Offro 250.000€ , la mia casa di San Giovanni in Marignano, chi riesce a portare le prove che Berlusconi e' innocente!
80)  Prove concrete!
81) La solita tecnica basata sulla macchina del fango di questo quotidianucolo al servizio del pregiudicato. Quando finirà il Capo, Sallusti, Belpietro, Ferrara & C. saranno evaporati
82) E ancora mi parlano di giustizia...ma non vi vergognate di portare la toga che una volta indossavano Falcone e Borsellino...non ne siete degni,i giudici oggi sono solo vetrina vogliono farsi inquadrare intervistare apparire in tv...fare pure politica,cose che hanno dell'incredibile...pezzenti di merda.
83) Va cacciato
84) Ok....fai però una fideiussione di 250.000 euro....la casa non mi interessa...quando sei pronto arrivo con le prove...
85) Il suo comment è di un'idiozia incredibile. Attacca con le parole "metodo Boffo". Caso mai sarà il metodo usato dal vostro mentore del Fatto Quotidiano, non vi sembra? andate avanti da anni insultando e calunniando il vostro nemico. Fate schifo.
86) E questo rinnega l´evidenza , guarda caso pero a De benedetti che era capo poteva non sapere e solo la multa ....invece berlusconi ...doveva x forza sapere o´carcere
87) Tutti questi sinistroidi che stanno sguazzando contro berlusconi ....si vede che hanno lo stipendio fisso datogli dal loro partito ....volete sapere na cosa ? ...c´avete scassat´o´cazz´.
88) COSA CAMBIA rimane sempre un condannato....
89) Saranno le solite porcherie che fa il giornale del padrone di arcore
90) La vacuità della magistratura italiota e di chi ancora li giustifica sapendo che non meritano giustificazioni alcune
91) MODUS OPERNADI DEI FAN DEL PREGIUDICATO: "L'Audio è stato certamente manipolato con qualche software apposito da qualche zecca Pidiellina per affossare un Magistrato solo perché ha condannato chi ha commesso un grave reato" cit. -- TIE' serviti (ma non riveriti) ^^
92) E infatti nell'intervista,il giudice Esposito conferma che berlusconi sapeva,le aziende erano sue,quindi...???
93) Ehhhh vaiiii,col sempre ben oliato metodo Boffo...ahahahahahahahahahahahahah...se non sapete piu' dove attacarvi,vi rimane sempre la canna del gas
94) I notiziari Mediaset escono con il titolo "Il giudice Esposito,rilascia intervista dove motiva la condanna,prima della sentenza"...poi nel servizio rettificano..."prima che la sentenza venga depositata"...ahahahahahahahahahahahahahah...Parolieri da 4 soldi,massa di plebei
95) Il Factotum mi ricorda qualcuno. "se mi lascia finire a parlare"
96) Il Mattino però ha pubblicato l'audio.
97) La Simo Robe UFO !
98) E' LA solita BUFFALA QUOTIDIANA da gettare in PASTO AL POPOLO BUE DEGLI ELETTORI
99) Senti scopino del c...o prima della Santache ' ce sarebbero di persone da usare come scopino anche fra le persone comuni e sinistroidi buonisti. Cambia gruppo va..
100)  Chi sbaglia paga!!!! RESPONSABILITÀ CIVILE PER I GIUDICI SUBITO!!!!!!!
102) Non è che adesso Berlusconi corra il rischio di un altro processo ? Spero che non dicano che ha comprato "Il Mattino"
103) Sarebbe ora di finirla in italia tra breve non esisterà piu un artigiano commerciante piccolo imprenditire ect e voi prima parlate di berlusconi e ora gettate fango sui giudici, pensate alle banche che fanno dell'usura un businnes con tutti i reati che seguono e tutta la disperazione che creano a ecquitalia con tassi di usura che superano il 100% ma sono lo stato bssta occupatevi di cose serie
104) Questi sono i "supremi giudici" della Cassazione... Povera Italia!!
105) Se potessi veramente farlo... Mi dimetterei da "cittadino italiano"!!! Lo giuro.
106) Con tutto il rispetto per i napoletani, ma costui è un cialtrone.
107)  brava SQUILLANTE gli piaceva di sicuro....
108)  certo come no non sapeva quello che succedeva nelle proprie aziende...gli facevano "risparmiere"milioni senza dirgli niente!.d'altra parte anche a scajola "regalavano" case senza che lui sapesse niente!.cazzo che culo che hanno...ma uno che venga a regalarmi qualcosa, anche dicendomelo, almeno potrei ringraziarlo, non lo trovo mai??
109)  di una cosa avete ragione, quest'uomo va denunciato per oltraggio...alla lingua italiana!
110) ...a parte la premessa, che fa abbastanza ridere, ma non avrai messo uno zero di troppo??
111) per 250000 € e 1 casa ci provo anch'io...valgono anche dei test...COMPRATI!!
112)  in MPS insieme al PD c'è dentro fino al collo anche il tuo.dio...io lo spero vadano.a fondo della cosa, e arrestino.tutti i responsabili, di qualsiasi colore...ma poi sai il ridere quando leggerete anche il nome di silviuccio!
113)  oh che hanno aperto le cliniche psichiatriche oggi?? PAOLO SIVOLELLA da dove è uscito fuori??. PER PRIMA COSA RESPIRA PROFONDO, e riprova a scrivere in italiano quello che volevi dire!
114) guarda 1 test me lo sono già comprato...gianfranco gianni paglialonga!
115)  oh pino allora non hai capito...come sono io...io non voto PDL, e la mia razza è. ..QUELLA UMANA!!.come rispose uno un po più intelligente di tutti noi!
116) se fosse stata data ad un'esponente della sx, la condanna...NESSUNO AVREBBE APERTO BOCCA!.non mi sembra che a sx, idolatriamo nessuno, tanto meno un D E L I N Q U E N T E.
117)  o icche' ttu voi mette in bocca...quel cencio che ttai in mezzo alle gambe?. e un lo fa i'coglione se'ttu trovi chi si accontenta di una cosa moscia, usalo in altro modo! vaia vaia brodo e posa i'fiasco!
118)   ma le pecore non sono quegli animali, che vanno in branco dietro il.LORO (DIO) PASTORE, senza se e senza ma...ovunque le guidi??.scegli un'altro animale va...che con questo ti dai la zappa nei piedi da solo!
119)  solo i poveri dementi bimbi minkia possono mettere di mezzo le mamme.se non hai argomenti non sai difenderti...puoi anche andare a letto.e COPRITTI I' CAPO!
120)  te lo sei mai chiesto perché silviuccio, in campagna elettorale non ha mai cavalcato l'onda MPS? eppure era un'assist degno dI un fuoriclasse.no non te lo sei mai chiesto vero?
121) Toghe rosse bugiarde ne volete?
122) Meglio persino del tuo idolo di fogna deficente di uno scemo
123) mmm...
124) Vai a fare il nonno, e' ora!!! Stronzo!!!
125) Che sia perchè per berlusconi ci sono testimonianze e intercettazioni in tal senso mentre per Vendola no? Sandro prova a chiedertelo.
126) E dove sarebbe la scorrettezza nella registrazione? Ha ragione quando dice che l'intervista è stata manipolata, infatti da quello che si sente si capisce benissimo che stava spiegando al giornalista (che voleva capire altre cose) il concetto del "non poteva non sapere". Quindi solidarietà al giudice con l'unica colpa di aver parlato con un giornalista scorretto.
127) Ma nemmeno ascoltando con le vostre orecchie arrivate a capire che la notizia eclatante si basa sul nulla? Il metodo Boffo continua.
128) De Benedetti ha uno processo x evasione dal 1995. Come mai per Berlusconi tutta sta fretta? Ma come si fa ancora a sostenere che non c'è un accanimento giudiziario nei suoi confronti? Guarda quello che è successo con il MPS? Tutto insabbiato, tutto sparito! Vergogna!!!!!
129) Pensa se la condanna era stata inflitta dallo stesso giudice a un esponente della sinistra.. Apriti cielo e chiuditi terra!!!!!
130) Ahahahha E IO PAGOOOOOOOOOOOOOOOOOO !!!!
131) "Antonio Esposito ha dichiarato di non aver rilasciato alcuna intervista al Mattino.
132) Il monopolio dell'intelligenza l'avete voi .
133) Finisce sempre con le offese.
134) HAI RAGIONENON SIETE PECORE MA CAVALLI A CUI FATE MONTARE LE VS.MOGLIPER VEDERE CHI DEVE CORRERE ILPALIO.SENESI SIETE LA VERGOGNA D'ITALIA ANCHE I NAPOLETANIHANNOPIU'BDIGNITA' DI TE.ABITO A FOLLONICA FINO A SABATO PROSSIMO DIMISTRAMI CHE NON SEIUN CODARDO!!
135) Pensierino della sera.
136) Forse vi era piu' simpatico il giudice squillqnte......che brava persona.....chiedetelo a previti e allo stesso berlusconi!!!!
137) Purtroppo è stata riconfermata la sentenza...
138) Ma non sa neanche parlare in italiano se non era per la foto credevo fosse una confessione di un camorrista
139)  Bravaaaaa
140)  Coglione vieni da vicino
141)  È i cretini hanno pagato l'imu x salvare mps e sono anche felici . Il pd ve lo metterà sempre nel culo
142)  I Ricchioni sono felici che il pd li ruba e loro pagano
143)  Il maiale di esposito e tutti i giudici politicizzati devono morire. Ci vogliono bombe di merda. È per gli italiani che piace fare le pecore , facendo finta di nulla. Pecoreeeeeeeeeeeeeeeeeeee
144)  Impicchiamo a quella puttana di tua madre
145)  Lo so che vi piace
146)  Ma i frosci non hanno il coraggio
147)  Ma tua mamma e tua sorella erano soddisfatte
148)  Ma vai a cacare cornuto froscio
149)  Massimo tu hai troppe fantasie come Esposito
150)  Mps e roba del pd e non si parla di nulla hanno rubato 4 miliardi di euro. Salvata con l'imu dei vogliono e pecore che non si ribellano.
151)  No la pecora sei tuo e tutta la tua razza
152)  Pecoreeeeeee
153)  Pecoreeeeeeeeeeeee
154)  Vi metterei il mio c.... In bocca x tutte le stronzate che dite . Per tutti i vogliono del pd e m5 s
155) Povero morto di fame
156) Questo stesso magistrato ha condannato in via definitiva un esponente politico votato da 10 milioni di persone.
157) Santo Padre, ma questa e' la dizione che insegnano ai magistrati? Ecco perche' vengono emesse sentenze cosi allucinanti!
158) Vergogna
159) Sconvolgente
160) Allora deve andare in galeraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
161) Chi sa è un criminale! Beata l'ignoranza! Parola di giustiziere infame!!!!!!
162)  Berlusconi si batte in politica no nelle aule di tribunale capre capre capre!!!!!!
163)  Ci vogliono case a Portofino per noi del PdL carissimo franco perciò alza la posta!!!!!!
164)  Coop rosse coop rosse passo e chiudo!!!!
165)  Mps mps passo e chiudo !!!!
166)  Penati penati passo e chiudo!!!!!
167)  Se questo personaggio e il presidente del CSM non resta altro che emigrare ho fare la rivoluzione!!!! Grande Silvio
168) Silvio forever!!!
169) Berlusconi condannato perché sapeva, mah come si fa ad essere cosi' sicuri senza un ragionevole dubbio, mentre un paio di volte la Vendola e' stato assolto perché poteva non sapere, oltreche' il famoso pranzo al ristorante con il giudice che doveva giudicarlo, misteri della magistratura, non tanto misteriosi......
170) Sapeva anche che siete dei bastardi!
171) Presidente Napolitano........solo lei......può rimettere ordine.....in questa vicenda ormai diventata.....ridicola...è assurda..........è vergognoso
172) Sentita l'intervista di Esposito?
173) Ormai quei bovini del PDL si aggrappano a tutto pur di veder inficiata la sentenza di cassazione contro Berlusconi, ma non v'è dubbio però che anche il giudice Esposito poteva benissimo evitare la cazzata dell'intervista al Mattino...
174) Ma cos'é Novella 3000?
175) Condannatelo all'impiccagione dopo avergli strappato tutti i peli del naso uno ad uno ....
176) Responsabilità civile, chi sbaglia paga altrimenti questi usano la giustizia per eliminare l'avversario
177) Un noto avvocato barese degli anni 50 aveva il figlio che studiava giurisprudenza. Il giovane non è che fosse proprio portato ed un giorno il padre gli disse: studia figlio mio, sennò il giudice ti toccherà fare.
178) Vi voglio far correre venduti